nel 1920 per mano di Francesco, maestro nel fare la corda, usata ai tempi per imbracare gli animali che venivano poi usati per i lavori quotidiani e nell’agricoltura. Negli anni viene affiancato dal figlio, Pietro, che oltre alla ferramenta, inizia ad inserire nell’attività prodotti per l’agricoltura quali concimi e zolfo che iniziavano ad essere usati per la coltivazione e protezione dei vigneti, uliveti, frutteti. Lo sviluppo sempre maggiore dell’agricoltura, l’avvento dei primi mezzi agricoli che sostituiscono gli animali nella coltivazione dei campi, convincono Antonio, figlio di Pietro subentrato nell’attività, ad incrementare i prodotti inserendo gli anticrittogamici, gli insetticidi, gli antioidici che vengono usati in difesa delle coltivazioni. Pietro, figlio di Antonio è la quarta generazione che prosegue l’attività di famiglia, diventata ormai un punto di riferimento per gli agricoltori della zona.